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Toshiyuki Fujioka e Alfonso Benito-Calvo, ricercatori del Centro Nacional de Investigación sobre la Evolución Humana (CENIEH), hanno recentemente pubblicato un articolo sul Journal of Human Evolution con i risultati della datazione di una fossa di strumenti utilizzando il metodo cosmogenico del nuclide isocrone, applicato per il prima volta direttamente all’industria litica della Gola di Olduvai (Tanzania).
La Gola di Olduvai è conosciuta in tutto il mondo per la sua ricca documentazione paleontologica e archeologica del Pleistocene inferiore. Questo articolo contribuisce a costituire un solido quadro geocronologico sulle sequenze archeologiche dei siti di Olduvai attraverso l’applicazione della datazione cosmogenica dei nuclidi.
Il metodo è stato applicato a un nuovo sito chiamato Complex T69, posizionato stratigraficamente nel Bed II, la cui cronologia non è ben vincolata rispetto al sottostante Bed I, a causa del minor numero di strati di cenere vulcanica adatti alla datazione convenzionale “K-Ar e Ar-Ar”NUOVE CRONOLOGIE .
L’intervallo stratigrafico dal deposito medio al deposito superiore della Gola di Olduvai è un periodo chiave per la comprensione della scomparsa dell’industria Oldowan (tipicamente associata all’Homo habilis) e dell’emergere dell’Acheuleano (tipicamente associato all’Homo erectus).
Toshi Fujioka osserva che la novità della ricerca è duplice. In primo luogo, i ricercatori sono riusciti ad applicare un metodo radiometrico che è ancora relativamente nuovo in archeologia e non era mai stato tentato a Olduvai. In secondo luogo, hanno verificato la capacità di applicare la datazione direttamente agli strumenti litici, piuttosto che stimare indirettamente le età di sedimenti sottostanti o sovrastanti o di sedimenti circostanti, assumendo un’associazione che non è sempre garantita.
La datazione diretta della fossa di strumenti di pietra utilizzando i dati cosmogenici dell’isocrono del nuclide apre nuove possibilità per studi futuri sull’evoluzione umana, in particolare su scale temporali da 500.000 anni a diversi milioni di anni.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: CENIEH
Source: danielemancini-archeologia.it