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In un momento iniziale del Tardo cicladico I, attorno alla metà del XVI secolo a.C., una violenta eruzione vulcanica mise fine alla vita della Thera (oggi Santorini) minoica. La disastrosa esplosione ha provocato terremoti e una pioggia di cenere vulcanica in tutto il Mediterraneo e, come consuetudine per i vulcani costieri, ha innescato enormi tsunami.
Nonostante l’intensità dei movimenti tellurici e vulcanici, gli scavi archeologici non hanno mai rinvenuti resti di vittime, con una possibile eccezione segnalata nel 1866 la cui fine, però, potrebbe essere stata causata da altre motivazioni.
Gli studiosi ritengono che molti individui siano riusciti a fuggire in tempo, mentre tutto andava distrutto. Per quanto riguarda lo tsunami, i ricercatori non hanno mai ritenuto che le grandi onde siano arrivate fino alla costa occidentale dell’Anatolia, a centinaia di chilometri di distanza.
Ma una recente scoperta ha smentito questa tesi: sono state rinvenute, infatti, vittime direttamente collegabili al disastro di Thera, Si tratta di un adolescente e un cane.
I loro resti, vicini l’uno all’altro, giacciono tra i detriti trovati nel villaggio costiero dell’Età del bronzo di Cesme-Baglararasi, a 200 chilometri da Thera, sulla costa turca.
Beverly Goodman Tchernov, membro del Dipartimento di Geoscienze Marine dell’Università di Haifa, Vasif Sahoglu, dell’Università di Ankara, e altri colleghi hanno pubblicato uno studio sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS).
La collaborazione di ricercatori turchi e israeliani ha notevolmente ampliato la comprensione dell’eruzione e delle conseguenze prodotte a Thera. Un aspetto è la cronologia dell’esplosione, un enigma su cui sono state spese intere carriere scientifiche da ricercatori di tutto il mondo. I resti organici nei depositi turchi dello tsunami sono stati datati al radiocarbonio intorno al 1612 a.C.
Nel 2012, mentre Sahoglu effettuava scavi archeologici, ha identificato uno strato di cenere vulcanica di Thera, costituita da minuscole particelle di vetro. Le analisi hanno confermato l’origine vulcanica dello strato così Sahoglu ha chiesto la collaborazione della Goodman Tchernov.
Si resero conto di aver identificato le tracce di ben quattro tsnumani provenienti da Thera!
Thera produsse un’eruzione con un indice di esplosività vulcanica di grado 7 la cui violenza avrebbe provocato l’estinzione della civiltà minoica sulla non lontana isola di Creta. I minoici sopravvissuti si integrarono con la cultura greca circostante, anche se alcune teorie hanno ipotizzato che l’eruzione di Thera fu ancora più massiccia di quanto si pensasse inizialmente, non lasciando sopravvissuti.
Secondo il team di ricercatori, studiando gli strati di sedimenti a Cesme-Baglararasi, l’eruzione si sarebbe svolta in diverse fasi per circa due settimane, ognuna delle quali ha causato il proprio tsunami con intervalli di tempo significativi, di ore o addirittura giorni, individuati tra gli strati di cenere relativamente sottili e i detriti dello tsunami.
Secondo gli archeologi, la vittima identificata nel villaggio turco potrebbe essere stata una testimone dell’evento, una persona che ha effettivamente subito il più grande disastro naturale della storia umana. L’individuo, un adolescente, è stato trovato tra le macerie e il suo scheletro mostra le “firme classiche” di una deposizione casuale portata dalle onde; nelle vicinanza, un cane è stato trovato adagiato sotto le pietre crollate.
Gli archeologi hanno anche trovato strani pozzi irregolari tra le rovine, ipotizzando che potrebbero essere stati il risultato di scavi realizzati dai sopravvissuti che cercavano disperatamente altri sopravvissuti o corpi di defunti.
Gli scavi presso il sito di Cesme-Baglararasi si svolgono dal 2009 quando era già chiaro che il villaggio non era più abitato già prima degli tsunami ti Thera, probabilmente anche a causa della terrificante attività sismica molto comune sul territorio anatolico. L’adolescente e il cane, dunque, potrebbero semplicemente essere stati gli sfortunati di un evento naturale.
Oggi il villaggio dell’Età del Bronzo colpito da terremoti e dagli tsunami di Thera in cui morirono un adolescente e un cane è il cuore della moderna Cesme mentre il villaggio popolare è nei pressi del porto. Cesme si trova vicino all’isola di Chios ma quell’isola non solo non proteggeva il villaggio dell’Età del Bronzo dalle onde semmai lo stretto posto tra le due terre avrebbe potuto rendere l’onda ancora più alta, secondo il modello degli tsunami realizzato dai ricercatori .
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Eruzione di Thera
Source: danielemancini-archeologia.it