Per leggere questo articolo occorrono 3 minuti
Una missione archeologica egiziana che lavora a Tell Al-Farma, l’antica Pelusium, il sito archeologico del Sinai settentrionale, ha rinvenuto i resti di un tempio dedicato a Zeus Kasios durante gli scavi che la missione conduce nell’ambito del progetto di sviluppo archeologico del Sinai per il 2021-2022.
Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle Antichità, conferma che il tempio si trova a circa 200 metri a ovest del centro urbano di Pelusium e a 100 metri a sud di una chiesa monumentale bizantina, nei pressi dei resti visibili di un’enorme portale crollato a seguito di un terremoto.
Gli archeologi della missioni hanno portato alla luce i resti del tempio, costruito con mattoni di fango su una piattaforma rialzata costituita da antiche macerie e pietrame vario, con colonne di granito rosa. Già nel 1910, l’archeologo francese Jean Clédat individuò una scalinata rivestita di marmo con iscrizioni greche sull’architrave, ad indicare al la presenza di un tempio di Zeus Kasios in questo luogo, senza individuarne gli altri resti nella sua entità.
I ricercatori, inoltre, hanno rinvenuto diversi blocchi di pietra di granito rosa slungo le vie circostanti l’area del tempio, dimostrando come il sito sia stato successivamente sfruttato come cava e alcuni elementi architettonici furono riutilizzati nella costruzione di diversi edifici di culto a Tell Al-Farma, come ad esempio i capitelli corinzi presenti nella chiesa a nord del tempio stesso. A oggi, tutti questi blocchi architettonici sono oggetto di studio, di documentazione e fotografia, utilizzando la tecnologia fotogrammetrica per essere eventualmente riassemblati in un progetto architettonico di anastilòsi del Tempio di Zeus Kasios.
Nel 1910, dall’archeologo francese Jean Clédat, nell’ambito del progetto del rilevamento archeologico e degli scavi della Compagnia Internazionale del Canale di Suez., rilevò un blocco di granito rosa con un’iscrizione incompleta in greco. Ora, l’attuale missione ha portato alla luce un secondo blocco di pietra di granito rosa, con il resto dell’iscrizione in greco a completare il testo nel blocco di Clédat. Le iscrizioni indicano che l’imperatore Adriano aveva ordinato di fare nuove aggiunte al Tempio di Zeus Kasios a Pelusium, attuate dal governatore romano dell’Egitto, Tito Flavio Titano.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Ministero delle Antichità
Penisola del Sinai
Source: danielemancini-archeologia.it